La ricicloneria è una malattia seria...
ed io ne sono affetta da anni, prima in modo latente, in maniera conclamata da un paio d'anni.Mia nonna, come era diffusa usanza a quei tempi, riciclava molto .
Voltava e rivoltava camicie e giacche del marito, che diventavano abitini per i figli, poi fazzolettini, pannolini fino a diventare sottili come veli, tanto si erano consumati.
Ma ad ogni nuova funzione queste "creazioni" si presentavano con un aspetto dignitoso ed artisticamente compiuto, che non si sarebbe detto mai che il vestitino da principessina con nastro abbinato della bimba (mia zia) avesse avuto già tante vite precedenti!
1936 |
particolare |
Nonna Angiolina...
... era una sarta sopraffina, una ricamatrice esperta (ma non le piaceva molto il ricamo) ed una cuoca eccellente.Forse erano tutte così le donne dell'epoca, ma lei aveva un gusto straordinario.
Beh non navigavano nell'oro, certo, ma non erano nemmeno poverissimi, avrebbe potuto evitare di faticare tanto, almeno per un certo periodo...
Ma la parsimonia è una virtù, a me è stata insegnata così, questa è la folosofia che ho respirato ed assorbito nella mia infanzia...
Una virtù se, insieme ad una dose abbondante d'ingegno e creatività non porta a rimpiangere ciò che non si vuole o non si può comprare. Perchè infatti, dopo la guerra, la virtù si è unita alla necessità e, l'abilità di mia nonna di reinventare le coperte militari o i brandelli di paracadute, ad esempio, non ha fatto mancare ai suoi figli caldi cappotti e scintillanti camicette di seta alla fanciulla...ma erano altri tempi.
Non so, forse queste atmosfere cupe...
...da tempi di crisi mi fanno rimpiangere di non avere le medesime abilità, ma forse sarei anacronistica con un cappotto ricavato da una coperta, ed anche un pò ridicola.Tuttavia il consumismo ha incontrato parecchie resistenze da parte mia e non è stato mai il benvenuto.
Comprare nei negozi delle griffes non è mai stato pensabile per principio, oltre che per necessità e da ragazza ho indossato spesso capi molto semplici, soprattutto in estate, cuciti e decorati da me, quando con mia sorella abbiamo inziato a comprare "Burda" e tanti scampoli di stoffa ai mercatini...
Bomboniere all'uncinetto fatte da me per la comunione delle mie figlie, con fiorellini in pasta di mais per risparmiare, ma soprattutto per quella specialissima ed inimitabile soddisfazione del "questo l'ho fatto io"!
La tinta ai capelli self-made, i tagli di capelli reciproci con le mie sorelle ed un padre che non voleva sentire pronunciare la frase: <<questo non lo so fare>> da sostituire assolutamente con << non l'ho mai fatto, ma posso imparare>>
Qualche volta,ammetto di aver sentito un pò l'oppressione di questa filosofia e mi sono lasciata andare a qualche follia, per tornare con sempre maggiore soddisfazione all' autoproduzione di molte cose...
Ma il consumismo...
...subdolo e strisciante ti entra in casa con i suoi tentacoli con confezioni monouso, carte e plastiche e polistirolo e stoffe poco resistenti e nastri, nastrini e un mare di plastica e cassettine di legno sottilissime (che non ci puoi nemmeno fare una bella libreria shabby come piacerebbe a me!) ed io non butto la maggior parte di queste cose...Ogni oggetto mi sembra avere un' anima nascosta, una virtù inesplorata e la sindrome da riciclona patologica ha la meglio.
Così , per non soffocare sotto cumuli di ciarpame stò cercando di fare spazio nella mia vita e nella mia casa, separandomi da qualcosa e mettendo ordine nel resto, coraggiosamente sacrificando qualche povera "anima inanimata" a favore della salute mentale mia e della mia famiglia!
Un'impresa titanica...
... nel senso proprio del "Titanic": da giorni galleggio tra cartoni sventrati, collane rotte, giornali da "rollare" e bottiglie colorate da poggiare in soffitta, in attesa di tempi migliori.Intanto mia figlia aspetta che il canale italiano "realtime" compri il format che guarisce i malati da accumulo compulsivo per lanciare un SOS...
Intanto, per riposarmi , sto lavorando ad una gabbietta shabby un pò insolita, che spero di poter mostrare entro lunedì...