sabato 25 maggio 2013

La ricicloneria è una malattia? lavori in corso...

La ricicloneria è una malattia seria...

                  ed io ne sono affetta da anni, prima in modo latente, in maniera conclamata da un paio d'anni.

 Mia nonna, come era diffusa usanza a quei tempi, riciclava molto .
 Voltava e rivoltava camicie e giacche del marito, che diventavano abitini per i figli, poi fazzolettini, pannolini fino a diventare sottili come veli, tanto si erano consumati.
 Ma ad ogni nuova funzione queste "creazioni" si presentavano con un aspetto dignitoso ed artisticamente compiuto, che non si sarebbe detto mai che il vestitino da principessina con nastro abbinato della bimba (mia zia) avesse avuto già tante vite precedenti!

1936
particolare

Nonna Angiolina...

              ... era una sarta sopraffina, una ricamatrice esperta (ma non le piaceva molto il ricamo) ed una cuoca eccellente.
 Forse erano tutte così le donne dell'epoca, ma lei aveva un gusto straordinario.
Beh non navigavano nell'oro, certo, ma non erano nemmeno poverissimi, avrebbe potuto evitare di faticare tanto, almeno per un certo periodo...
Ma la parsimonia è una virtù, a me è stata insegnata così, questa è la folosofia che ho respirato ed assorbito nella mia infanzia...
Una virtù se, insieme ad una dose abbondante d'ingegno e creatività non porta a rimpiangere ciò che non si vuole o non si può comprare. Perchè infatti, dopo la guerra, la virtù si è unita alla necessità e, l'abilità di mia nonna di reinventare le coperte militari o i brandelli di paracadute, ad esempio, non ha fatto mancare ai suoi figli caldi cappotti e scintillanti camicette di seta alla fanciulla...ma erano altri tempi.

Non so, forse queste atmosfere cupe... 

            ...da tempi di crisi mi fanno rimpiangere di non avere le medesime abilità, ma forse sarei anacronistica con un cappotto ricavato da una coperta, ed anche un pò ridicola.
Tuttavia il consumismo ha incontrato parecchie resistenze da parte mia e non è stato mai il benvenuto.

Comprare nei negozi delle griffes non è mai stato pensabile per principio, oltre che per necessità e da ragazza ho indossato spesso capi molto semplici, soprattutto in estate, cuciti e decorati da me, quando con mia sorella abbiamo inziato a comprare "Burda" e tanti scampoli di stoffa ai mercatini...

Bomboniere all'uncinetto fatte da me per la comunione delle mie figlie, con fiorellini in pasta di mais per risparmiare, ma soprattutto per quella specialissima ed inimitabile soddisfazione del "questo l'ho fatto io"!

La tinta ai capelli self-made, i tagli di capelli reciproci con le mie sorelle ed un padre che non voleva sentire pronunciare la frase: <<questo non lo so fare>> da sostituire assolutamente con << non l'ho mai fatto, ma posso imparare>>

Qualche volta,ammetto di aver sentito un pò l'oppressione di questa filosofia e mi sono lasciata andare a qualche follia, per tornare con sempre maggiore soddisfazione all' autoproduzione di molte cose...

Ma il consumismo...

        ...subdolo e strisciante ti entra in casa con i suoi tentacoli con confezioni monouso, carte e plastiche e polistirolo e stoffe poco resistenti e nastri, nastrini e un mare  di plastica  e cassettine di legno sottilissime (che non ci puoi nemmeno fare una bella libreria shabby come piacerebbe a me!) ed io non butto la maggior parte di queste cose...

Ogni oggetto mi sembra avere un' anima nascosta, una virtù inesplorata  e la sindrome da riciclona patologica ha la meglio.
Così , per non soffocare sotto cumuli di ciarpame stò cercando di fare spazio nella mia vita e nella mia casa, separandomi da qualcosa e mettendo ordine nel resto, coraggiosamente sacrificando qualche povera "anima inanimata" a favore della salute mentale mia e della mia famiglia!

Un'impresa titanica...

   ... nel senso proprio del "Titanic": da giorni galleggio tra cartoni sventrati, collane rotte, giornali da "rollare" e bottiglie colorate da poggiare in soffitta, in attesa di tempi migliori.

Intanto mia figlia aspetta che il canale italiano "realtime" compri il format che guarisce i malati da accumulo compulsivo per lanciare un SOS...

Intanto, per riposarmi , sto lavorando ad una gabbietta shabby un pò insolita, che spero di poter mostrare entro lunedì...

giovedì 23 maggio 2013

Aggiornato il blog per festeggiare...

Per festeggiare la gioia che mi deriva dall'aver conosciuto attraverso le tante iniziative cui ho partecipato di recente tante altre appassionate bloggers che producono attraverso il proprio ingegno e la propria creatività tante meravigliose espressioni artistiche...
Arte in cucina, arte nel cucito, crochet, decorazione della casa e della persona.
Principalmente il merito lo attribuirei alla community Kreattiva che raccoglie la maggior parte dei talenti che apprezzo maggiormente, che quotidianamente mi propongono piatti straordinari, idee e spunti creativi infinitamente utili per le persone curiose ed eclettiche come me.
Dopo questo interminabile ma necessario prologo, il motivo per cui pubblico questo post è che ho inserito nel mio blog un link ai canali youtube cui sono iscritta, dove sono reperibili splendidi tutorials per la fabbricazione di oggetti con la carta, soprattutto cestini.
Non sono in grado di produrre video tutorials (impedita da inettitudine) ma non se ne sente secondo me la mancanza, ce ne sono quantità industriali nella rete, e quelli in lingua spagnola sono molto facili da  capire comunque.

Voglio ringraziarvi tutte (e tutti) mie followers, per le vostre visite e per i commenti lusinghieri che mi avete lasciati e vi saluto con grande ammirato affetto...